Fai la cosa giusta‪?

pubblicato il: 08/08/2015

autore: Sara Manferdini

Fai la cosa giusta‪?

Facciamo la cosa giusta? Ovvero: facciamo tutto quello che ci è possibile per ridurre al minimo il nostro impatto ambientale e poter quindi ragionevolmente sperare in un futuro con meno inquinamento e risorse per tutti?

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Un titolo un po’ provocatorio che prende ispirazione dal nome della fiera sugli stili di vita sostenibili “Fa’ la cosa giusta” che si tiene tutti gli anni a Milano  per sensibilizzare le persone sulle proprie scelte come consumatori.

 

‪Ho sfogliato un libro di ricette della nostra tradizione montanara e contadina e come immaginavo ho trovato soprattutto piatti a base di castagne, patate, cereali e verdure dell’orto; occasionalmente ho incontrato anche qualche traccia di selvaggina o animali da cortile ma come mi conferma anche mia madre “la carne era per la domenica o le occasioni speciali”.

 

Negli ultimi 30-40 anni la situazione è radicalmente cambiata con un aumento del consumo di prodot
ti animali vertiginoso e con l’introduzione massiccia sulle nostre tavole di prodotti raffinati o industriali nei quali non si trova più traccia di vitamine o altri preziosi nutrienti. I risultati sulla salute delle persone sono sotto gli occhi di tutti ma non si riflette mai abbastanza di quanto questo stia pesando anche sulla salute del pianeta: aumento di imballaggi e quindi di rifiuti da smaltire, maggiore inquinamento per i processi produttivi e i trasporti assurdi di prodotti da una parte all’altra del pianeta (perché dobbiamo far arrivare qua da noi acqua di Fiuggi e magari vendere in Lazio finocchi coltivati in Emilia?), necessità di utilizzare spazi-acqua e risorse sempre maggiori per mantenere in vita i tantissimi allevamenti intensivi (a scapito della produzioni di legumi e cereali che invece vengono importati sempre di più dall’estero) con la trasformazione dell’animale in “bene industriale”senza più alcuna dignità, utilizzo smisurato di detergenti chimici con conseguenze disastrose sull’ambiente e via dicendo…

 

‪Non dico che dovremmo ritornare allo stile di vita dei nostri antenati ma sicuramente è ora che tutti ci diamo una be
lla regolata e ci rendiamo conto della nostra responsabilità verso il pia
neta.

 

Per fortuna nell’aria si inizia a respirare voglia di cambiamento e sono sempre di più le persone informate, che desiderano ritornare a uno stile di vita più “naturale” e che esigono consumare prodotti genuini e possibilmente a km 0.

 

Le alternative oggi sono tantissime e non abbiamo più scuse: A NOI SPETTA LA SCELTA di cambiare la qualità della nostra vita e di influenzare il mercato in senso positivo (più saremo esigenti con i nostri consumi e più le aziende dovranno adeguarsi alle nostre richieste, più ci rivolgeremo ai piccoli produttori locali che lavorano con dedizione ed etica e più li favoriremo incentivando la loro crescita e magari l’assunzione di personale diminuendo al tempo stesso l’inquinamento e i trasporti).

Partiamo quindi per una bella gita “a km 0” nel nostro Appennino alla scoperta dei tanti produttori dai qu
ali possiamo trovare davvero di tutto (dall’antico farro monococco fino al miele o ai formaggi di pecora), iniziamo a frequentare i mercati dei produttori e i gruppi d’acquisto
solidali (per saperne di più www.gasparma.org ), entriamo al supermercato muniti di dizionario o ancor meglio di modernissime App  sul cellulare che ci permettono di capire meglio l’elenco degli ingredienti di quello che stiamo acquistando (interessante ad esempio l’app Biotiful che scannerizza il codice a barre dei prodotti cosmetici e detersivi per valutarne l’impatto ambientale), preferiamo i prodotti sfusi o con poco imballaggio e non temiamo di chiedere ai negozianti i prodotti che vorremmo trovare. L’economia cambia continuamente in base alle richieste dei consumatori e si potrebbe benissimo dire che “nulla si crea o si distrugge ma tutto si trasforma”. A volte le trasformazioni fanno paura perché si teme una ripercussione sulla nostra già fragile economia ma è l’unica strada percorribile per consegnare ai nostri figli un pianeta con una speranza…

‪Non impigriamoci o nascondiamoci dietro fiacche giustificazioni e riprendiamoci questo grande potere di cambiare in meglio il nostro futuro, partendo dagli acquisti di tutti i giorni: sarà la cosa giusta?

 

A noi la scelta.

 

 

 

 

 

Sara Manferdini

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