pubblicato il: 03/07/2015
autore: Centro Culturale Torrechiara
MEGAFONO 2.0 è un progetto nato da un finanziamento regionale per soggetti privati in favore delle Attività Giovanili.
In tutto il territorio dell’Appennino si è in presenza di insediamenti e popolazione diffusi, dove ancora la tendenza è quella dello spopolamento dei centri minori ed è cronica la mancanza di informazione e comunicazione locale tra i centri abitati, persino tra quelli maggiori e più vicini.
In questo contesto, invece ricco di associazioni di volontariato e vivace per le iniziative promosse, è numerosa la partecipazione di bambini e ragazzi alle attività proposte.
Da qui l’idea del progetto: DARE VOCE ai ragazzi e nel contempo chiedere loro di DARE VOCE al territorio cui appartengono riscoprendone l’identità a partire dalla realtà odierna.
Si è pensato di aggregare queste diverse realtà intorno a un’azione comune, organizzata per tutti e siamo riusciti a coinvolgere un certo numero di Enti oltre a quelli proponenti. In particolare è stato determinante il poter sviluppare il progetto all’interno dell’Istituto Comprensivo di Langhirano, in modo da arrivare all’intera base scolastica primaria e secondaria inferiore.
L’idea è che partendo da Langhirano, il progetto possa magari in futuro allargarsi al resto dell’Appennino, utilizzando l’appartenenza territoriale come tema di fondo, anche per stimolare la scoperta e la restituzione di quella che chiameremo “memoria affettiva” del luogo di residenza condivisa nella comunità locale.
PRINCIPALI AZIONI REALIZZATE E AMBITO DI INTERVENTO
Gli obiettivi individuati dai partner al progetto riguardavano diverse aree quali: obiettivi culturali, relazionali e di rete.
Come progettato, si è chiesto ai ragazzi di diventare la voce della comunità allargata, che comprendesse i loro luoghi di vita in senso più lato, provando a entrare in rete/relazione con altri gruppi di ragazzi nel comune e non solo.
Il progetto ha FORNITO: formazione, luoghi, attrezzature, assistenza per CREARE mezzi/media, strumenti, modalità ed eventi di disseminazione delle notizie, dei racconti e delle esperienze.
La formazione, a cura di esperti e operatori professionali si è sviluppata attraverso:
•laboratorio di giornalismo e scrittura creativa;
•laboratorio di educazione all’immagine e allo sguardo anche attraverso la fotografia e la ripresa video;
•laboratorio di vignette e disegno;
•laboratorio di social network;
•laboratorio di “geografia locale”;
•laboratorio sull’Ecomuseo e laboratori sociali con uscite sul territorio al fine di conoscerne la realtà e affrontare tematiche legate a progetti presenti nella provincia con possibilità di partecipare ad altre esperienze.
Per andare incontro alle esigenze delle famiglie, raccolte grazie a un questionario distribuito a tutte le classi quinte elementari e nelle tre classi medie, le attività sono state organizzate nei locali scolastici e distribuite su tre diversi pomeriggi. Evidentemente questo ha comportato un maggior impegno per gli operatori, ma in questo modo si sono coinvolti molti più ragazzi, classi e famiglie.