Perché  vado in montagna  ?

pubblicato il: 08/08/2015

autore: Giovanni Garani

Perché vado in montagna ?

“A chi mi chiede: perché vai in montagna? Rispondo: se me lo chiedi non lo saprai mai ”

lago bicchiere
vallone del marmagna
Monte Scala
foresta

 

Questa  frase di Ed Viesturs, il primo alpinista americano ad aver scalato tutti i 14 ottomila senza l’ausilio di ossigeno, racchiude in se tutta l’essenza dell’amore per la Montagna.

 

L’Italia è un paese di mare, si sa…la maggior parte delle persone preferisce trascorrervi le ferie e, mentre non troverai nessuno che non ci sia stato almeno una volta, ne troverai che non sono mai stati oltre una collina.

 

Quante volte mi sono sentito dire “Cosa ci vai a fare ?”, “Non c’è niente là…” oppure “Sei matto, io lavoro tutta la  settimana…figurati se ho voglia di faticare!”, eppure da quando ho imparato a camminare, appena ho un momento libero, cerco di trascorrerlo sui monti.

 

Perché ? Esistono molte risposte soddisfacenti e allo stesso tempo nessuna. Potrei stare qui ad elencarle tutte, ma la realtà è che le parole non sarebbero sufficienti a spiegare quel particolare stato d’animo in cui mi trovo quando i miei scarponi calcano un sentiero.

 

E’ un momento in cui il tempo si dilata, un momento in cui quello che accade nel mondo che mi lascio alle spalle non ha importanza, in cui divento un tutt’uno con quanto mi circonda e dove amo isolarmi per ritrovare i miei vecchi passi e allo stesso tempo perdermi come se fosse la prima volta.  E allora capita che anche se sono in compagnia di mia moglie mi senta dire: “Tanto lo so che quando siamo qui è come se non ci fossi…” A proposito, la devo ringraziare: in questi anni da lucertola di mare si è trasformata in uno stambecco di Montagna a causa mia, senza di lei non avrei potuto fare molto di ciò che ho fatto. Eppure tutto questo molti non lo capiranno mai…è la differenza che esiste tra l’andare in Montagna e vivere la Montagna.

 

Viene poi come logica conseguenza che questa mia  passione sia affiancata da quella per la fotografia, mezzo attraverso il quale esprimo le miei emozioni “sul territorio” e cerco di raccontare quanto di bello e di importante hanno da dire i nostri monti e le nostre vallate. Perché fotografare davvero richiede un’altra dote che resterà un mistero agli occhi di tanti , come storcono il naso davanti al mio amore per  la montagna: come scrisse Henry Cartier Bresson, padre della fotografia moderna“Fotografare è mettere sulla stessa linea di mira la testa, l’occhio ed il cuore. E’ un modo di vivere”. Perciò a chiunque voglia provare a capire quanto sta dentro a queste righe rispondo:

 

“Prova, se me lo chiedi soltanto…non lo saprai mai! “

 


Siamo Qui